Clerici Tessuto è, come di consueto, tra i protagonisti di Milano Unica, la fiera tessile giunta alla sua 39esima edizione. Sotto i riflettori, per l’azienda comasca, sia la proposta femminile, un “connubio tra heritage e ricerca” e “improntata anch’esse al quiet luxury” per le collezioni autunno/inverno 2025-26, sia quella maschile, con la collezione ‘TexHomme’, ha raccontato a Pambianconews Stefano Bernasconi, amministratore delegato.
Al centro della selezione ‘TexHomme’, un progetto di innovazione nel campo della giubbotteria tecnica, che mira a fornire al cliente un servizio completo, dallo sviluppo dell’idea al capo finito. Realizzato il disegno da trasferire su tessuto, dato dal cliente o creato dai disegnatori interni, Clerici Tessuto offre la possibilità di seguire lo sviluppo del taglio per il capo confezionato e la realizzazione del capo stesso, così che il cliente possa affidarsi completamente all’azienda per la realizzazione del capo finito.
In questa direzione si inserisce anche la collaborazione con Tintoria Emiliana, di cui potranno avvalersi le linee maschili: per la prima volta, grazie al know-how dell’azienda specializzata nel tinto in capo e nella confezione, amplia la sua offerta al cliente proponendo anche la possibilità di avvicinarsi al prodotto finito, per mostrare la resa dei tessuti attraverso le tecniche di e finissaggio di Tintoria Emiliana. Parallelamente, l’azienda ha anche rinnovato per altri tre anni la licenza per la produzione e distribuzione di tessuti Larusmani, che contribuisce a consolidare Clerici nel settore tessile di alta gamma per la moda maschile.
Intanto, Clerici Tessuto aveva chiuso il 2023 con ricavi per 62 milioni di euro, in linea con l’annata precedente, e aveva improntato alla cautela le previsioni sulla prima parte dell’anno puntando, in linea con il sentiment del settore, sulla sua seconda metà. Sentiment che si è diffusamente ridimensionato, conferma anche Bernasconi: “All’inizio dell’anno eravamo più fiduciosi, ma i numeri del tessile parlano di uno scenario ancora segnato dalla contrazione della domanda”. Aggiungendo che Clerici Tessuto, alla soglia dei dati semestrali, sta attualmente “performando in linea con il settore”. All’orizzonte è quindi attesa, per il 2024, una possibile contrazione, anche se “abbiamo ancora un po’ di speranza che i prossimi mesi volgano per il meglio, grazie a segnali di una ripresa della domanda ancora però sostenuta”.
Proseguono, intanto, gli investimenti sul fronte della tecnologia e digitalizzazione, dall’installazione di nuovi telai al graduale spostamento sul digitale delle attività legate al prodotto in integrazione con il parterre di clienti, solo con “un rallentamento sul versante dell’intelligenza artificiale, che sta richiedendo un processo più lungo di quanto stimato”.